Un amico e collega giornalista, fidanzato di una mia carissima amica e collega, una sorella per me, è finito sotto scorta. Si tratta di Giovanni Tizian, modenese, 29nne, collaboratore della Gazzetta di Modena e firma di punta di Narcomafie, autore del saggio Gotica. ‘ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea (Round Robin Editrice), un’inchiesta sulle infiltrazioni delle mafie in Emilia Romagna, Piemonte, Liguria e Lombardia. Territori che, fino a qualche tempo fa, erano erroneamente considerati immuni alla criminalità organizzata. Bene, cioè male: dal 22 dicembre Giovanni è sotto scorta perché c’è un serio pericolo per la sua vita.
Per inciso (mica tanto, insomma …), Giovanni ha già avuto l’esistenza segnata dalla barbarie della ‘ndrangheta. È infatti il figlio di Peppe Tizian, ucciso a fine 1989. Era nato a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria ed era un onesto funzionario di banca . Aveva solo 36 quando l’hanno ammazzato ed il suo omicidio è ancora senza un colpevole ufficiale.
Su Internet è già in atto una corposa campagna di solidarietà, denominata appunto “Io mi chiamo Giovanni Tizian”, con l’organizzazione di incontri, iniziative, presentazioni del suo libro e dibattiti vari. Per aderire occorre inviare una mail a iogiovannitizian@dasud.it.
Da ultimo, un pensiero ed un abbraccio fortissimo vanno alla sua compagna, che per motivi di sicurezza a questo punto nemmeno nomino. Ovvio che la vita di entrambi a questopunto è sconvolta … Never surrender, woman … Never surrender, Giovanni …
